La Famiglia Pectinidae

Se le cipree incantano con la loro lucentezza, i Pectinidae, comunemente note come capesante o pettini, affascinano con la loro grazia e la loro dinamicità. Celebri per le loro conchiglie a ventaglio, la loro straordinaria capacità di nuoto e il loro ruolo di primo piano nella cucina e nella cultura di tutto il mondo, queste creature sono un simbolo di eleganza marina. Con oltre 260 specie riconosciute, le capesante popolano ogni angolo degli oceani, dai litorali poco profondi fino alle oscure profondità abissali, dimostrando una notevole capacità di adattamento e un successo evolutivo senza pari.
Un capolavoro di ingegneria naturale
La conchiglia di una pettine è un capolavoro di ingegneria naturale, un elemento che ne definisce l’identità e la funzionalità. A differenza di molti altri bivalvi, le capesante possiedono conchiglie che sono quasi perfette nella loro simmetria circolare o ovale. L’aspetto è spesso caratterizzato da coste radiali e lamelle concentriche che conferiscono una trama unica, varia per ogni specie, da liscia e lucida a robusta e scolpita. Le due valve sono spesso disuguali: una leggermente più convessa, l’altra più piatta, riflettendo la posizione del mollusco sul fondale.
Una caratteristica distintiva che non può passare inosservata sono le orecchiette (auricles), estensioni simili ad ali che si trovano su entrambi i lati dell’umbone, il punto di origine della conchiglia. Queste orecchiette non sono solo un elemento estetico, ma giocano un ruolo cruciale nella stabilizzazione del mollusco e nella sua capacità di nuotare.
Ma l’aspetto più sorprendente dei pettini è la loro complessa anatomia interna. Lungo il bordo del mantello, che riveste l’interno della conchiglia, si trovano una serie di occhi, spesso centinaia, che sembrano piccole perle iridescenti. Questi occhi non sono semplici rilevatori di luce, ma veri e propri strumenti visivi dotati di una cornea a strato singolo e di due retine distinte. Questa sofisticata struttura permette alle capesante di percepire i movimenti nell’ambiente circostante, offrendo una difesa cruciale contro i predatori. Il loro muscolo adduttore, il “cuore” del mollusco, è eccezionalmente potente e ipertrofico, adattato non solo a chiudere la conchiglia, ma anche a generare la propulsione necessaria per il nuoto. È proprio questo muscolo che rende le capesante un apprezzato ingrediente culinario.
Vita e movimento
I pettini hanno una varietà di stili di vita che le rende uniche tra i bivalvi. Mentre molti bivalvi sono sessili o si muovono lentamente, le capesante sono note per il loro comportamento dinamico. La loro abilità più famosa è senza dubbio la capacità di nuotare in modo propulsivo, un atto che ha affascinato biologi e subacquei per decenni. Questo “nuoto a reazione” si ottiene con una serie di rapidi e potenti contrazioni del muscolo adduttore che espellono l’acqua dalla cavità del mantello, spingendo il mollusco in avanti. Questo meccanismo, che sembra una danza subacquea, è un’efficace strategia di fuga dai predatori, in particolare le stelle marine.
Le abitudini di vita delle capesante si possono classificare in diverse categorie, dimostrando un’ampia diversità adattativa:
- Attaccamento bissale temporaneo: molte specie, soprattutto da giovani, si ancorano a substrati duri utilizzando filamenti di bisso. Possono staccarsi e riattaccarsi a piacimento, permettendo loro di spostarsi e trovare nuovi siti di alimentazione.
- Vita libera: la maggior parte delle capesante adulte vive liberamente sul fondo sabbioso o fangoso, affidandosi al nuoto per spostarsi e sfuggire ai pericoli.
- Cementazione permanente: alcune specie, come quelle del genere Chlamys, si cementano in modo permanente a un substrato. Questa strategia di vita le rende meno vulnerabili ma ne limita la mobilità.
- Incassamento: altre specie si “incassano” nel substrato, creando una piccola depressione in cui si stabilizzano, una forma di protezione aggiuntiva.
Questa straordinaria diversità di stili di vita, dalla sedentarietà alla mobilità estrema, riflette una storia evolutiva complessa e ricca di adattamenti, confermando le capesante come uno dei gruppi più dinamici e di successo tra i molluschi.
Distribuzione e biodiversità
I Pectinidae sono una famiglia cosmopolita, presenti in tutti gli oceani del mondo, dalle fredde acque polari ai caldi mari tropicali. La loro capacità di colonizzare una vasta gamma di habitat, dalla zona intertidale fino alle profonde fosse oceaniche, testimonia la loro notevole versatilità ecologica.
La maggiore biodiversità si trova nelle acque costiere e nella piattaforma continentale, dove le condizioni sono ideali per la loro alimentazione e riproduzione. Le acque del Pacifico settentrionale, del Nord Atlantico e dell’Indo-Pacifico sono particolarmente ricche di specie, ognuna con le proprie peculiarità morfologiche e comportamentali.
I Pettini nel Mediterraneo
Il Mar Mediterraneo, sebbene meno ricco di specie rispetto alle acque tropicali, ospita alcune delle più note e importanti capesante. Tra queste, Pecten maximus e Aequipecten opercularis sono le più celebrate. La loro presenza non è solo un fatto biologico, ma anche un elemento culturale profondo, legato alla storia e alle tradizioni di pesca e culinarie della regione.
Pecten maximus, con la sua conchiglia grande e robusta, vive liberamente sui fondali sabbiosi e fangosi, ed è un’importante risorsa ittica. La conchiglia, conosciuta come il simbolo di San Giacomo, ha un significato storico e religioso, associata al pellegrinaggio di Santiago de Compostela.
Aequipecten opercularis, più piccola e agile, può esibire l’attaccamento temporaneo con il bisso da giovane prima di diventare libera.
La ricerca scientifica nel Mediterraneo si concentra sulla sostenibilità e la gestione di queste risorse. L’Italia, in particolare, è un leader europeo nella produzione di molluschi bivalvi, con progetti volti a monitorare la salute degli stock, a promuovere pratiche di acquacoltura sostenibili e a proteggere la biodiversità marina. La gestione consapevole è fondamentale per garantire che queste affascinanti creature continuino a prosperare nei nostri mari per le generazioni future.
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