Sistematica e tassonomia

Sistematica_e_tassonomia

La sistematica è la scienza della classificazione della diversità biologica. I biologi usano vari metodi per stimare quanto le specie siano strettamente correlate tra loro, tra cui l’anatomia comparata, la genetica e la paleontologia. I gruppi biologici tentano di riflettere le relazioni di parentela degli organismi tra loro.

Per i biologi, la somiglianza di per sé non è ciò che consente il riconoscimento dei gruppi, perché non tutte le somiglianze indicano correlazione. Ad esempio, le balene e gli squali hanno entrambe le pinne, ma molte altre caratteristiche della loro anatomia ci portano a credere che si siano evolute in modo indipendente. I biologi tentano di identificare le somiglianze dovute alla discesa da un antenato comune, creando degli alberi evolutivi.

La tassonomia è la denominazione di gruppi biologici. Questi gruppi sono chiamati “taxa”. Il singolare di “taxa” è “taxon”.

Il sistema di classificazione oggi in uso per tutti gli esseri viventi, compresi quindi i molluschi, è stato elaborato nella metà del XVIII secolo dal naturalista svedese Carl von Linné. Il suo metodo si basa sull’identificazione di ogni essere vivente con due termini, il genere (che è scritto con l’iniziale maiuscola) e la specie (con l’iniziale minuscola). Genere e specie, che da soli permettono di identificare un preciso essere vivente, sono a loro volta contenuti in gruppi sempre più ampi che formano come un lunghissimo albero genealogico che si può così riassumere:

I termini indicati in minuscolo nello schema, possono anche non essere presenti in alcune specie. È importante iniziare a familiarizzare con questi termini per poi imparare a distinguere prima a grandi linee poi sempre più precisamente le varie classi e famiglie, per riuscire a capire, con un semplice colpo d’occhio, ad esempio durante una passeggiata sulla spiaggia, che tipo di conchiglia ci si trova di fronte e quanto interesse le si debba dare.

I biologi perfezionano continuamente le loro idee sulle relazioni degli organismi e, di conseguenza, i gruppi vengono spesso ridefiniti o sottoposti a cambiamenti di nome con l’aumentare delle conoscenze. Occorre quindi anche al collezionista tenersi aggiornato sulle variazioni e sulle più moderne classificazioni in uso.

Infine, una considerazione. C’è sempre la tentazione di considerare gli alberi evolutivi come un progresso. Le persone spesso si riferiscono a un organismo come primitivo e un altro come avanzato, ma un organismo non è mai del tutto primitivo: avrà alcune caratteristiche primitive e alcune derivate. La più ampia definizione di evoluzione è semplicemente “cambiare nel tempo”. Evoluzione non significa necessariamente progresso. Una specie che vive in luoghi bui, ad esempio in grotta, potrebbe diventare cieca: questo è un cambiamento, ma se è un progresso, è un progresso solo in senso locale.