La protoconca dei gasteropodi
La protoconca è la parte iniziale della conchiglia dei molluschi gasteropodi, corrispondente ai giri embrionali della specie. È generalmente ben distinguibile dalla teleoconca, la parte successiva, per un netto cambiamento della scultura.
La protoconca è un carattere importante per la determinazione di alcune specie, in quanto può essere utilizzata per distinguerle l’una dall’altra. In assenza di protoconca, infatti, la classificazione di una specie può essere difficile o in alcuni casi impossibile.
La protoconca ci dice molto sullo sviluppo larvale del mollusco. Essa può svilupparsi dall’uovo secondo due strategie riproduttive principali:
- Sviluppo diretto: l’animale esce dall’uovo come una miniatura dell’adulto. La protoconca è in questo caso poco sviluppata e spesso indistinguibile dalla teleoconca.
- Sviluppo indiretto: l’animale subisce una o due metamorfosi dopo la schiusa dell’uovo. La protoconca è in questo caso più sviluppata, e può essere composta da uno o più giri.
Nel caso di sviluppo indiretto, la protoconca può essere ulteriormente classificata in base al tipo di metamorfosi che l’animale subisce:
- Sviluppo lecitotrofico: l’animale si nutre a spese del sacco vitellino residuo durante la metamorfosi. La protoconca è in questo caso composta da uno o due giri.
- Sviluppo planctotrofico: l’animale si stacca dall’uovo e vive autonomamente nel plancton durante la metamorfosi. La protoconca è in questo caso più sviluppata, e può essere composta da più giri.
La struttura della protoconca è quindi un importante indicatore del tipo di sviluppo larvale seguito da un gasteropode. Si ritiene infatti che ogni specie possieda una sola strategia riproduttiva, e che individui che differiscano per lo sviluppo larvale debbano essere considerati appartenenti a specie diverse.
Protoconche piccole con più giri (chiamate multispirali) sono spesso indicative di specie che si sviluppano e si nutrono nel plancton (planctotrofi), mentre quelle più grandi e con due o meno giri (chiamate paucispirali) si sviluppano principalmente sul fondo e non si nutrono durante lo sviluppo larvale (non-planctotrofi o lecitotrofi), basandosi invece su un grande apporto di tuorlo.
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